Il canto del campo di grano
Posts tagged gallerie
Musiche AGRICANTUS per “L’Arte racconta” su Rai1
Dec 11th
Nuove musiche per la serie di documentari “L’Arte racconta” di Federico Cataldi, che andranno in onda su RAI1
Agricantus dedica premio ad Amnesty International
Oct 2nd
[banner size=”300X250″]Agricantus dedica premio ad Amnesty International
settembre 2011
Lo storico marchio della World music italiana e internazionale “AGRICANTUS ©by Tonj Acquaviva” capitanato dal Band Leader ,Tonj Acquaviva con la storica cantante Rosie Wiederkehr, l’ 8 settembre 2011 ha ricevuto il premio Vittorio Bodini (Cultura del Mediterraneo), tra i premiati della VI edizione Gezim Hajdari e Vincenzo Consolo.
Agricantus è già stato in passato vincitore di diversi premi come: Premio Tenco (album in dialetto), Premio A. Daolio (impegno sociale), Premio Italiano della Musica (musica di frontiera), Premio Taormina Arti e Scienze, con pubblicazioni in tutto il mondo.
Tonj Acquaviva, che negli ultimi anni ha attivamente partecipato a progetti di informazione sullo sviluppo sostenibile nell’area del mediterraneo, dedica il premio Bodini ad Amnesty International che quest’anno celebra il suo cinquantenario anno di attività con l’iniziativa Human Rights Tour 50°, a cui Agricantus aderisce.
SITI web Agricantus “CLONATI” IN RETE
Oct 31st
Foto Anna Maria Basile
SITI “CLONATI” IN RETE: Agricantus official su Facebook e Agricantusofficial.com !!
…ebbene si, è risuccesso!!! ma come per il 2005, quando appunto spuntò un sito fantasma Agricantus, confidiamo nel futuro,,,perchè le bugie prima o poi vengono sempre a galla! 🙂
Gli scriventi, quali componenti del gruppo Agricantus, informano il loro fedele pubblico di estimatori che, di recente, è spuntato un sito “taroccato” a nome Agricantusofficial (anche su Facebook), ciò non corrisponde al vero.
Il ‘genio ideatore’ in questione è un ex componente del gruppo che non riesce ad accettare la propria fuoriuscita. Il sito che abusivamente spende il nome e l’immagine del gruppo e dei suoi componenti, tende a generare confusione presso il pubblico.
Noi, come Agricantus, nel dolerci vivamente per il comportamento tenuto da un musicista con cui abbiamo condiviso parte del nostro percorso artistico, vi invitiamo a seguire gli sviluppi della nostra vicenda artistica dalle sole pagine di questo sito e dal sito ufficiale Agricantus.info.
Con amicizia e affetto,
AGRICANTUS (Tonj Acquaviva e Rosie Wiederkehr)
Jan 10th
MILLENIUM KLIMA nelle colonnine d’ascolto Feltrinelli
A Gennaio nelle colonnine degli shop Feltrinelli sarà possibile ascoltare "Millenium klima" di Acquavivawww.lafeltrinelli.it/products/8034003910013/Millenium_Klima/Acquaviva_Tonj.html
Sep 25th
MILLENIUM KLIMA di tonj ACQUAVIVA al castello Maniace di Siracusa
(foto Schiavone)
Grazie a tutti coloro che hanno partecipato al "tutto esaurito" dell’anteprima di Millenium klima al castello Maniace di Siracusa, e che hanno pazientemente resistito assieme a noi alla pioggia, la quale ha lasciato il posto (grazie anche all’aiuto di…Cibele!!) ad un bellissimo cielo stellato…Grazie anche alla calorosa accoglienza al nuovo progetto musicale ACQUAVIVA che prende il posto di Agricantus…I brani storici di Agricantus e quelli nuovi tratti da Millenium klima sono stati eseguiti sul palco, oltre che da me, da: Rosie Wiederkehr alla voce, Edoardo Massimi alle chitarre, Duilio Galioto alle tastiere e Roberto Segala alla batteria. Hanno arricchito il "parco emozioni" le proiezioni curate da Natacha C. Tanzilli. Il tour proseguirà in Turchia per poi tornare in Italia.
Tutte le informazioni le potete trovare su: www.myspace.com/tonjacquaviva
tonj ACQUAVIVA
Sep 8th
L’aerea leggerezza di Emilio Leofreddi
Max Natali, 07 settembre 2009
Arte e immagini In mostra a Roma quindici tende di grandi dimensioni, realizzate in tecnica mista, che presentano il tema del viaggio nell’epoca della globalizzazione."Il respiro del mondo", l’esposizione allestita nella sala centrale del Complesso del Vittoriano, sarà visitabile fino al 20 settembre
Non sempre nei periodi di crisi politiche e sociali le arti ci vengono in soccorso e ci danno la possibilità di letture trasversali. Solitamente si rinchiudono nelle torri dorate della propria autoreferenzialità e da lì aspettano e guardano passare la tempesta. Per Emilio Leofreddi invece non stanno così le cose. Giovane artista della scuola romana, con importanti e significative installazioni e performance alle spalle, come il sorprendente "Mangiate Pietà", presentato nel ‘98 all’ex Snia Viscosa di Roma, Leofreddi di fatto apre la stagione capitolina con la mostra Il Respiro del Mondo, promossa da Fabio Falsaperla e Nicoletta Maria Gargari della Galleria "La Nuvola", che si inaugura al Complesso del Vittoriano mercoledì 9 settembre 2009 alle 18.
In occasione dell’inaugurazione, Tonj Acquaviva, compositore e leader degli Agricantus, autore delle musiche di sottofondo che accompagnano la mostra, dirige Stradabanda della Scuola Popolare di Musica di Testaccio, che reinterpreta un brano tratto dal suo ultimo lavoro Millenium Klima. Testi in catalogo di Barbara Tosi (storico dell’arte), Tulia Baldassarri (studiosa di popoli e costumi), Francesco Carchedi (sociologo), Giuseppe Cederna (attore) e Sheila Mara Da Silva Conceição (mediatrice interculturale).
L’esposizione presenta 15 grandi tele realizzate su tende canadesi, che hanno per tema centrale il viaggio nell’epoca della globalizzazione e sono frutto del progetto "Dreams", in pratica un originale diario di viaggio, iniziato nel 2005 in occasione dei lunghi soggiorni dell’artista all’estero, sopratutto in India. Dalle sue impressioni, al cui fondo si trova sempre una forte carica etica e sociale, accompagnata dall’indignazione per le ingiustizie a cui è sottoposta una parte consistente dell’umanità, scaturiscono queste grandi opere in tecnica mista su materiali volutamente poveri come le tende grezze, che trovano un perfetto equilibrio tra carica espressiva e forza concettuale.
È il caso delle due grandi tele, intitolate "enterprice" 1 e 2, una sorta di doppio cartellone pubblicitario, che confronta i viaggi "low cost", che per svago conducono in ogni parte del mondo, con quelli dispendiosissimi in termini affettivi e economici di centinaia di migranti, costretti a rincorrere il sogno di una vita senza guerre, sofferenze, atrocità. Le due tende, allestite una accanto all’altra nelle grandi sale bianche del Vittoriano, svelano quasi immediatamente il concetto di fondo, non senza aver prima colpito l’osservatore per la bellezza e l’originalità della resa pittorica.
È questa in pratica la cifra stilistica del lavoro di Emilio Leofreddi, che si dispiega per tutta l’esposizione: l’immediata riconoscibilità dell’idea di fondo da cui nasce l’opera, come se ci trovassimo di fronte ad un rebus subito evidente, ma che non perde però di valore estetico. Anzi più l’occhio accarezza il soggetto e più si apprezzano le scelte visive di Leofreddi, le immagini, alle volte anche i "gesti pittorici", che danno corpo alle intenzioni di fondo.
Il respiro del mondo allora si trasforma in una sorta di grande mappa concettuale ed estetica allo stesso tempo, dove non conta la singola tenda, ma l’allestimento stesso delle opere, che svelano il loro vero senso nell’incontro, nella vicinanza delle une con le altre. Non esiste perciò un percorso delineato a priori. La mostra inizia nel momento stesso in cui il nostro sguardo flette da una parte piuttosto che dall’altra. Non c’è un prima e un poi, ma è l’unità a prevalere. Lo sottolinea il grande globo, su cui sono stati riprodotti i cinque continenti, che attira l’occhio del visitatore. Si tratta di una moderna "pangea", con i continenti uniti da fasce colorate, a sottolineare che la "razza" umana è una e una sola. Il respiro del mondo non punta dunque all’autoreferenzialità, al narcisismo figurativo, ma anzi sottolinea con enfasi la funzione sociale dell’arte, cosa non di poco conto in questa nostra Italia videocratica, che ci priva di contenuti reali per far passare solo le apparenze.